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Musei Montalcino

Musei di Montalcino

Negli antichi locali dell'ex convento di Sant'Agostino in Montalcino, trova spazio il Museo Civico e Diocesano di Montalcino, uno dei più importanti musei d'arte medievale, moderna e archeologia della Provincia di Siena. La collezione offre una panoramica quasi completa della produzione artistica di questo centro toscano.

Un trittico ed un polittico documentano che l'influenza del grande caposcuola Duccio di Boninsegna fu molto avvertita, anche quando personalità del calibro dei fratelli Lorenzetti mostravano più moderne soluzioni, come un San Pietro ed un San Paolo dichiarano dell'ultima maniera di Ambrogio Lorenzetti.

La generazione che superò la crisi della Peste nera (1348) è rappresentata da Luca di Tommè ( Madonna col Bambino ), dal cosiddetto “Maestro di Panzano” ( Madonna con Bambino e Santi ) e soprattutto da Bartolo di Fredi che svolse un'intensa attività per le chiese di Montalcino. Spicca il suo complesso e grandioso polittico dedicato all'incoronazione della Madonna ed alle storie della sua vita (1388).

Anche l'arte tardo gotica è ben rappresentata da una raffinata Madonna di Sano di Pietro.

Per l'epoca rinascimentale sono presenti una Madonna della Misericordia di Vincenzo Tamagni e una Madonna col Bambino e Santi del più bravo allievo del Beccafumi, Marco Pino. Di particolare importanza per il Museo di Montalcino è il cospicuo nucleo di scultura lignea dipinta. I modi forti ed espressivi di Giovanni Pisano si riflettono in una straordinaria Madonna , mentre un piccolo crocifisso dai tratti sottili ed eleganti realizzato da Giovanni d'Agostino, capomastro del Duomo di Siena, è la trasposizione della pittura di Simone Martini in scultura.

Documentano l'alto livello dei maestri di legnami senesi della seconda metà del ‘300 due gruppi con l'Annunciazione ed alcuni crocifissi. Di Francesco di Valdambrino risultano un importante San Pietro in cattedra donato a Montalcino da Papa Pio III e un tenero Crocifisso che segna l'apice di questo gentile e raffinato scultore senese, amico e collaboratore di Jacopo della Quercia. Per l'epoca rinascimentale sono presenti una Madonna della Misericordia di Vincenzo Tamagni e una Madonna col Bambino e Santi del più bravo allievo del Beccafumi, Marco Pino.
Di particolare importanza per il Museo di Montalcino è il cospicuo nucleo di scultura lignea dipinta. I modi forti ed espressivi di Giovanni Pisano si riflettono in una straordinaria Madonna , mentre un piccolo crocifisso dai tratti sottili ed eleganti realizzato da Giovanni d'Agostino, capomastro del Duomo di Siena, è la trasposizione della pittura di Simone Martini in scultura.

Altri dipinti e sculture documentano la produzione tra Manierismo e Controriforma fino al Seicento. Il Museo conserva inoltre un' importante collezione di boccali in maiolica arcaica (prodotti localmente a cavallo tra Duecento e Trecento); una raccolta di paramenti e di oreficeria sacra (dal Cinquecento al Settecento), due volumi miniati della Bibbia Atlantica del XII sec. provenienti dall'Abbazia di Sant'Antimo e due Antifonari miniati del XIII secolo.

Fa parte del Museo la Sezione Archeologica.

Il territorio di Montalcino risulta abitato fin dall’età Paleolitica e Neolitica, come attesta il ritrovamento di una “Industria Litica” che ha conservato oltre duemila utensili in pietra. L’Età del Bronzo è presente con un villaggio (II° millennio a.C.) dotato di ripari per le capanne ed una grotta sepolcrale. Regolari scavi hanno restituito interessanti reperti ceramici, vasellame da mensa e da cucina finemente decorati. La successiva Età del Ferro ha lasciato tracce di castellieri protostorici e sporadiche presenze attestanti la vita sino alla Civiltà Villanoviana. La Civiltà etrusca ha costellato il territorio di semplici tombe a camera; dai corredi funebri sono state recuperate ceramiche, anche in bucchero, utensili e ornamenti. I Romani, subentrati agli Etruschi, hanno lasciato, non solo nel territorio, ma anche nell’attuale centro storico resti di abitazioni, di sepolture e testimonianze di vita. Il consistente patrimonio archeologico, recuperato anche grazie ad una costante attività di volontariato, è conservato nella Sezione Archeologica del Museo Civico e Diocesano.Questa Sezione già preesistente dal 1958 era originariamente ubicata all’interno del nuovo Palazzo Comunale in Piazza Cavour. Il Museo, all’interno del quale si può ripercorrere la storia archeologica del territorio di Montalcino dalla preistoria al periodo etrusco. Ricchi e numerosi i reperti del periodo etrusco (ciotole, orioli, anfore, oinochoe e kylix) provenienti da ritrovamenti in varie località intorno Montalcino, tra cui Poggio della Civitella e da tombe rinvenute nella zona. Tra queste l’intero corredo della Tomba detta Fossa del Tesoro di Sant’Angelo in Colle ed alcuni arredi della Buca di Sant’Antimo del IV – III sec a.C. (orecchini, fuseruole, strigili, ciotole, affilatoi).

 

Prenotazioni del Museo Civico e Diocesano:

Museo Civico e Diocesano: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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